Articolo tratto da Quattromura del 05/05/2001
Prende voce il coro dei NO all’istituzione del cosiddetto “libretto casa”. Infatti, dopo la Confedilizia, il sindacato dei proprietari di immobili, che attraverso la sua rivista periodica e per mezzo del suo Presidente, Corrado Sforza Fogliani, ha adoperato parole dure contro questo che viene ritenuto “l’ennesimo balzello a danno della proprietà immobiliare”, anche l’APPC, Associazione piccoli proprietari di case, ha espresso il proprio parere negativo in merito.
Di contro, con motivazioni sempre più convincenti, si rafforza il partito dei SI’, composto principalmente da Sunia, Anaci, Arpe, Anami, Anaip e Consulta nazionale casa. Nel corso di un convegno tenutosi di recente a Roma, tutte le citate associazioni hanno votato all’unanimità un ordine del giorno indirizzato al Presidente del Senato per sollecitare l’approvazione della proposta di legge sui palazzi a rischio che dallo scorso novembre giace in Parlamento.
La Confedilizia ha commentato in maniera spregiativa tale iniziativa considerando “incredibile” che anche una Associazione dei proprietari possa essere concorde all’istituzione del Fascicolo del fabbricato. Per comprendere meglio la portata delle critiche mosse dalla Confedilizia teniamo presente che tale associazione è stata capace di affossare il disegno di legge che prevedeva novità in merito ed ha provveduto al ricorso contro l’ordinanza del Sindaco di Lecce che obbligava ad eseguire una serie di controlli generici sugli immobili, poi bocciata dal Tar.
Da tempo viene affermato che è il principio che non regge: con questo indirizzo, sempre secondo la Confedilizia, l’unico risultato che si otterrà sarà quello “di fornire lavoro a professionisti senza lavoro e costruttori senza committenti”; tale iniziativa costituisce “solo un’ulteriore tassa in danno della proprietà immobiliare che negli ultimi vent’anni ha subito un incremento fiscale pari al 1000%”.
“Con tutte le imposizioni fiscali richieste, il proprietario immobiliare non dovrebbe essere già garantito per i controlli che si vuole introdurre”, si domanda l’Associazione? A tutte queste motivazioni, però, non è stata fornita una spiegazione né una risposta. Tra l’altro in nessun contesto è stato richiesto il parere dei cittadini che, invece, attraverso le rubriche di vari quotidiani, stanno esprimendo parere negativo relativamente all’istituzione del Fascicolo del fabbricato. Su base nazionale, al momento, non esistono novità importanti in merito, mentre a livello locale, in particolare nella nostra città, se ne sta discutendo molto.
L’assessore Lepore, in carica fino a pochi giorni fa, si era impegnato personalmente, in caso di sua rinomina, a portare avanti la proposta di istituzione del Libretto per tutto il territorio del Centro storico. Non si sa chi ricoprirà l’incarico di Assessore all’Edilizia del Comune di Napoli dopo il 13 maggio: di sicuro, però, quello del fascicolo del fabbricato sarà uno degli argomenti più difficili da gestire, sia in caso di sua istituzione che in caso di bocciatura.
Mariano Russo